L'Area Archeologica

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Nel XIX secolo dai rovi e dalle macerie che ricoprono il colle riemergono materiali e strutture: i primi ritrovamenti nel 1809, occasionali, si devono al nobile Giacomo Perucchetti, le indagini successive, studiate per recuperare oggetti da collezione, ad Antonio Corbellini e al conte Luigi Archinto, la cui famiglia possiede parte dei terreni di Castel Seprio. Al contrario, ricerca e conservazione animano gli interventi e gli scavi che dalla metà del Novecento si susseguono fino ai nostri giorni.
Fra il 1946 e il 1958 il direttore dei Musei Civici di Varese Mario Bertolone e il Soprintendente della Lombardia Mario Mirabella Roberti indagano l’area del castrum e del borgo, effettuando lavori di disboscamento e di rimozione delle macerie e interventi che riportano alla luce i monumenti affioranti ed evidenziano la forma e l’estensione del castrum. Vengono realizzati importanti rilievi aerei e topografici, che mostrano già una lungimirante visione d’insieme, e si eseguono i restauri delle strutture individuate, creando il primo nucleo del parco archeologico.
Nel biennio 1962-1963 è la volta di una missione di archeologi polacchi, che, scavando con il metodo stratigrafico in tre settori del sito, individua una sequenza di fasi insediative dall’età tardoromana a quella carolingia; i lavori comprendono anche le analisi delle tecniche costruttive di alcune strutture indagate.
Successivamente, tra il 1965 e il 1978, sotto il controllo della Soprintendenza che nel contempo realizza rilievi, indagini e restauri, sono condotti dai volontari del Gruppo Archeologico della Società Gallaratese per gli Studi Patri sondaggi in aree circoscritte, presso San Giovanni Evangelista, dove si mette in luce un cimitero in uso per un ampio arco di tempo, nell’area di accesso al castrum, che restituisce abbondante ceramica protostorica a conferma di una fase preromana del sito, e a Torba.
Il quinquennio 1977-1981 rappresenta una nuova stagione di ricerca: l’Università Cattolica di Milano, con la Soprintendenza, parte da un riesame delle indagini eseguite, in particolare degli scavi stratigrafici, e dei materiali rinvenuti e conduce nuovi scavi nella zona monumentale e nelle aree abitative, rivedendo le fasi insediative in precedenza ipotizzate.
Dal 1980, la Soprintendenza effettua nuovi lavori di disboscamento e, impiegando metodi di ricerca aggiornati, conduce scavi in alcune zone del castrum, del borgo e a Torba. Più in dettaglio, presso Santa Maria foris portas si individuano fasi dall’età del Ferro all’età rinascimentale, mentre nella chiesa di Torba si identificano quattro fasi costruttive. Nel contempo si eseguono interventi di restauro conservativo nonché studi e analisi di materiali e strutture.

             
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia Regione Lombardia Provincia di Varese Comune di Castelseprio Gornate Olona Comune di Morazzone
             
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