Università degli Studi di Siena

Rocca di Scarlino (Scarlino, GR) - Scavi 1979-1983

La prima menzione della "curtis" di Scarlino risale al 973 in un elenco di corti e castelli della zona appartenenti alla famiglia degli Aldobrandeschi.

Nel 1074, la località figura fra i territori confinanti con il vicino castello di Alma.


Nel XII secolo, quando le notizie si fanno più estese, si ha motivo di ritenere che il castello e la sua giurisdizione spettassero per metà al vescovado e alla canonica di Roselle.

Dopo la metà del secolo le sue vicende si legano ad un'altra importante famiglia comitale toscana, i conti Alberti, il cui patrimonio maremmano si dissolse però nel corso della prima metà del XIII secolo.

Dagli inizi del XII secolo, il comune di Pisa, era giunto a consolidare il proprio dominio lungo la costa tirrenica, includendovi nel 1180 anche il territorio di Scarlino. Così il castello divenne sede di capitania.


Ai primi decenni del XIV secolo risale la costruzione della Rocca e probabilmente delle mura che cingono l'intero borgo.

Dalla fine del XIV secolo Scarlino entrò a far parte del piccolo principato di Piombino, sotto la signoria degli Appiano conoscendo un periodo di fioritura demografica e prosperità economica; nel corso del XVI secolo, con il consolidarsi del potere mediceo, si avvia ad un progressivo declino, culminante nella seconda metà del secolo con la perdita di qualsiasi rilevanza strategica.

Evoluzione dell'insediamento tra IX e XIV secolo

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