Il territorio di Buonconvento
Il territorio comunale di Buonconvento è geograficamente situato nella Val d’Arbia, nel comprensorio delle “crete senesi”, 25 chilometri a sud di Siena.
Si estende per 64,5 Kmq e confina a nord-ovest con il comune di Monteroni d’Arbia, a nord-est con Asciano, ad est con San Giovanni d’Asso, a sud con Montalcino e ad ovest con Murlo.
I confini, eccetto che in un breve tratto del lato nord-occidentale e in quello sud-orientale del territorio comunale, sono determinati da limiti naturali.
Il fiume Arbia traccia infatti il confine nord-occidentale, mentre il fiume Ombrone disegna il lato nord-est e la parte ovest del limite meridionale, completato ad est dal corso del torrente Serlate.
Fossi di piccole e medie dimensioni che affluiscono nell’Ombrone costituiscono buona parte dei rimanenti confini comunali: il fosso di Rigagliano costituisce il lato sud-occidentale del comprensorio comunale, mentre i fossi del Vespero e di Belvedere, insieme ai fossi di Olimena e di Caprili, delimitano il prolungamento est. Piccole macchie boschive, strade vicinali e confini campestri rappresentano invece il resto dei confini comunali.
Il territorio di Buonconvento fa parte del paesaggio delle “crete senesi”, tipico di tutta la campagna a sud di Siena, che dalle propaggini meridionali dei monti del Chianti si estende attraverso la Val d’Arbia e la Val d’Orcia fino alle pendici del Monte Amiata e i rilievi di Cetona.
Il paesaggio è caratterizzato da un insieme di basse colline argillose rotondeggianti, con declivi dolci ed incisioni vallive poco accentuate, sprovviste di vegetazione arborea, eccetto piccole macchie di bosco di cerro, che si inseriscono in un territorio intensamente coltivato in forme che privilegiano nettamente i seminativi nudi.
Ai piedi dei declivi collinari si raccordano le pianure alluvionali, attraversate dai fiumi Arbia ed Ombrone, che creano un’ampia area pianeggiante alla confluenza di due corsi d’acqua nella zona centrale del comune, anch’esse contraddistinte da vaste superfici di seminativi nudi.
Il quadro paesaggistico appena delineato è il frutto dei processi geologici e di un uso del suolo molto particolare nel quadro del paesaggio collinare toscano, determinato proprio dalla necessità di adattare le attività agricole alle caratteristiche dei terreni argillosi.